ECES ha contribuito a sviluppare una metodologia sulla "Mediazione per la pace nei processi elettorali" che è il primo contributo pratico per guidare gli stakeholders della mediazione e del supporto elettorale attraverso le opportunità e i rischi per sostenere, finanziare o condurre la mediazione per lai pace nei processi elettorali.

Se da una parte la mediazione è spesso un processo di lunga durata intrapreso liberamente, in gran parte dettato dall'impegno e dalla volontà delle parti coinvolte in un conflitto, dall’altra parte i processi elettorali sono scanditi da date precise e si svolgono secondo un calendario elettorale che spesso non può essere modificato: esso, infatti, deve essere ideato per essere adattabile a circostanze che potrebbero non essere ideali.

La metodologia si basa su casi concreti di mediazione per la pace nei processi elettorali per trarre lezioni dai rischi più comuni e dalle finestre di opportunità per la risoluzione dei conflitti che si sviluppano in contesti elettorali. Essa ha quindi l’obiettivo di colmare un'importante lacuna, offrendo una guida concreta per chi si deve occupare di mediare o sostenere gli sforzi di mediazione per la pace nei processi elettorali o nelle crisi che sorgono o si intensificano a causa di elezioni contestate.

La metodologia svela opportunità e rischi di mediazione per la pace nei processi elettorali con dettagli inediti. Utilizza il ciclo elettorale, e ciascuna delle sue fasi, i sistemi elettorali comuni e i quadri giuridici per esaminare potenziali punti di partenza e sfide da evitare nel contesto degli sforzi di mediazione per la pace. La metodologia esamina anche il vocabolario elettorale e di mediazione e suggerisce alcune modalità per rendere il linguaggio degli stakeholders elettorali e di mediazione più sensibile ai conflitti.

Il supporto alla mediazione nei processi elettorali - e gli attori della mediazione - talvolta trascurano gli aspetti tecnici delle elezioni nei paesi più fragili, in particolare il quadro giuridico e il sistema elettorale, nonché il calendario elettorale. Gli attori della mediazione possono rischiare di giudicare erroneamente entrambi i punti di partenza per risolvere o ridurre il conflitto, ma possono anche incontrare limitazioni nel valutare e nell'evitare i principali rischi che potrebbero sembrare più ovvi agli esperti elettorali. Questi ultimi, tuttavia, non avrebbero alcun mandato per fornire consulenza o impegnarsi attivamente nei processi di mediazione.

La metodologia sulla mediazione per la pace nei processi elettorali non suggerisce che gli stakeholders elettorali e di mediazione debbano coordinarsi o interagire in un modo particolare: infatti, ci possono essere sensibilità differenti riguardo alla percezione di imparzialità, poiché si tratta in entrambi i casi di processi politici altamente sensibili. Per colmare le distanze tra le possibili diverse sensibilità sul campo che generano un distacco tra gli stakeholders elettorali e della mediazione (almeno per quanto riguarda quelli commissionati, affiliati o assunti direttamente dall'UE o da attività finanziate dall'UE, o dai suoi Stati membri), questa metodologia mira a fornire agli stakeholders di entrambe le parti le informazioni necessarie per poter individuare i rischi per non perdere di vista evidenti opportunità per la risoluzione dei conflitti nei processi elettorali.

La nostra metodologia può essere strutturata come un curriculum formativo ed offerta come istruzione personale o ad un gruppo più ampio di persone. La metodologia sulla mediazione per la pace nei processi elettorali è una chiave di lettura che può essere applicata a qualsiasi contesto al fine di offrire una guida più concreta e pratica per rilevare ed aumentare le opportunità per la risoluzione tempestiva del conflitto ed evitare le insidie ​​​​comuni all'interno sia della mediazione che del supporto elettorale. In quanto tale, questa metodologia è adatta a completare l'analisi dei conflitti.

ECES ha collaborato con Victoria Florinder, esperta Senior in Mediazione per la Pace nei Processi Elettorali, per sviluppo della metodologia sulla mediazione per la pace nei processi elettorali.